Pastori col gregge sul Monte Coppolo
Sullo sfondo il valico del Passo Broccon e la Cima d’Asta.
I pascoli delle pecore si trovano sempre in alta montagna, sopra le malghe, utilizzate invece per le vacche.
Al pastore veniva assegnato un territorio, per il quale pagava una quota.
Il trasferimento del gregge avveniva solitamente di notte, gli asini portavano “la mesa” (paiolo, coperte ecc.) mentre i cani tenevano raggruppate le pecore.
I pastori indossavano una giacca con un caratteristico marsupio sulla schiena per riporvi al caldo gli agnelli nati per strada.
Il rifornimento degli alimenti avveniva strada facendo.
Alcuni pastori provenivano da Sovramonte (i Salvestruzzie, i Morete) e portandosi appresso le famiglie alpeggiavano (“caricavano”) di solito: Cupolà, Valcion, Miesnota de sora e Zoncheta, erano esperti venditori di lana, agnelli e carne affumicata di pecora.
Alla fine di ottobre avveniva la transumanza.
La fotografia è stata scattata dalla collina a Est della Malga Alpaco (1700 m), sullo sfondo da sinistra: gruppo Costa Brunella, Cima Col del Boia (2066 m), Forcella della Cavallara e Vallone della Cavallara (2201 m), Cima Orena e monte Tolvà, sullo sfondo la Cima d’Asta e in primo piano il Pizzo degli Uccelli.
Tra il Pizzo degli Uccelli e il Col del Boia, si notano delle macchie chiare, sono i depositi del materiale estratto per per scavare i cunicoli militari (“stali”).
In fondo a sinistra la strada del Broccon con l’Albergo degli Uccelli.
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